Le rose viola della Signora Virginia

E’ meraviglioso come il tempo sia trascorso, siamo in primavera e l’aria profuma di rose rosse, gialle, rosa, blu ed anche viola. Si, ho detto viola, anche se insolito trovarne in giro. Si narra che al tempo dell’arrivo della bis bis nonna Virginia nelle terre del conte Piano di Savia, la terra fosse ricoperta da una polvere nera tale da impedire il passaggio ai raggi solari, procurandole un sonno profondo. Il povero conte, aveva perso ogni sorta di speranza. Aveva chiesto il parere dei più grandi luminari della scienza, aveva adottato ogni sorta di espediente, ma a nulla era servito: la grande madre era caduta nel letargo eterno.

Virginia, a tale vista non si scoraggiò, prese una pala ed iniziò a sollevare quella polvere nera, ma, nonostante riuscisse a toglierla, come magia ricadeva nuovamente sulla terra; poi aspettò l’arrivo della pioggia, ma non servì a nulla; insomma, dopo vari tentativi il risultato era sempre il medesimo.

Un giorno, passò di lì una vecchina, la quale, vedendo Virginia esasperata le chiese il motivo di tanta sofferenza; ella le parlò del suo problema, dei rimedi che aveva utilizzato, ma senza ottenere alcun risultato. La vecchina, dopo aver ascoltato quel triste racconto, le suggerì che c’era solo un modo per risvegliare la terra da quel sonno: cospargerla di petali colorati di rose, attendere la luna piena e il profumo inebriante, scendendo fino allo strato più profondo, avrebbe risvegliato dolcemente madre terra. All’udir ciò, Virginia si mise subito all’opera; si recò fino all’estremità dei quattro filari, raccolse tutti i petali di rosa e quando la luna mostrò tutta la sua pienezza, i petali si posarono dolcemente sulla terra.

Virginia, attese fino all’alba, quando, destata da un dolce profumo, con sua grande meraviglia, si accorse che intorno a lei c’era un tappeto di rose viola. La terra si era finalmente svegliata e per ringraziare Virginia, aveva creato per lei, un nuovo colore di rose: il viola.